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Scripto sopra Theseu Re : Il commento salentino al «Teseida» di Boccaccio (Ugento/Nardò, ante 1487) / Marco Maggiore.

By: Contributor(s): Material type: TextTextSeries: Beihefte zur Zeitschrift für romanische Philologie ; 399Publisher: Berlin ; Boston : De Gruyter, [2016]Copyright date: ©2016Description: 1 online resource (1278 p.)Content type:
Media type:
Carrier type:
ISBN:
  • 9783110441529
  • 9783110433791
  • 9783110436471
Subject(s): DDC classification:
  • 851/.1 23
LOC classification:
  • PQ4270.T43
Other classification:
  • online - DeGruyter
Online resources: Available additional physical forms:
  • Issued also in print.
Contents:
Frontmatter -- Avvertenze e ringraziamenti -- Premessa -- Indice -- 1. Introduzione -- 2. Le fonti -- 3. La lingua -- 3.0 Premessa -- 3.1 Grafie -- 3.2 Fonetica -- 3.3 Morfologia -- 3.4 Note su sintassi, forme e costrutti -- 3.5 Fra Taranto e Lecce? Spie lessicali di localizzazione -- 4. Concordanze lessicali -- 5. Bibliografia generale -- 6. Il testo -- 6.1 Il testimone unico Pr-1 -- 6.2 Edizione del testo -- 6.2 (a). [Tes. VI.50] – [Tes. XII.84–86] -- 6.3 Apparato critico
Dissertation note: Diss. Università La Sapienza, Rom 2013. Summary: Scripto sopra Theseu Re is an anonymous commentary on Boccaccio’s epic poem Teseida, preserved in a 15th-century manuscript written in old Salentino dialect. Unedited to date and barely known even by Boccaccio experts, the commentary is one of the most extensive and significant texts written in the southern part of medieval Italy. The two volumes offer the first critical edition of the commentary as well as analyses of its sources and language.Summary: Sono rarissime le testimonianze della ricezione dei capolavori della letteratura toscana medievale nelle regioni più periferiche dell’Italia meridionale nei periodi angioino e poi aragonese: la pubblicazione del commento anonimo al Teseida di provenienza salentina trasmesso col titolo di Scripto sopra Theseu Re rappresenta dunque una significativa acquisizione. L’apparato di chiose è trasmesso da un unico manoscritto quattrocentesco appartenuto alla biblioteca di Angilberto del Balzo, barone ribelle salentino giustiziato da re Ferrante d’Aragona nel 1487. Come dimostrano gli studi linguistici e filologici contenuti nel primo volume, il commento è indipendente dalla restante tradizione esegetica incentrata sul Teseida, ed è stato composto a partire da una redazione del poema circolante nelle corti dell’Italia meridionale. L’edizione critica integrale dell’ampio testo (contenuta nel secondo volume) e gli studi che la corredano gettano luce su aspetti finora sconosciuti della diffusione dell’opera boccacciana in età medievale, offrendo elementi inediti per la conoscenza della storia linguistica del Mezzogiorno.

Diss. Università La Sapienza, Rom 2013.

Frontmatter -- Avvertenze e ringraziamenti -- Premessa -- Indice -- 1. Introduzione -- 2. Le fonti -- 3. La lingua -- 3.0 Premessa -- 3.1 Grafie -- 3.2 Fonetica -- 3.3 Morfologia -- 3.4 Note su sintassi, forme e costrutti -- 3.5 Fra Taranto e Lecce? Spie lessicali di localizzazione -- 4. Concordanze lessicali -- 5. Bibliografia generale -- 6. Il testo -- 6.1 Il testimone unico Pr-1 -- 6.2 Edizione del testo -- 6.2 (a). [Tes. VI.50] – [Tes. XII.84–86] -- 6.3 Apparato critico

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http://purl.org/coar/access_right/c_16ec

Scripto sopra Theseu Re is an anonymous commentary on Boccaccio’s epic poem Teseida, preserved in a 15th-century manuscript written in old Salentino dialect. Unedited to date and barely known even by Boccaccio experts, the commentary is one of the most extensive and significant texts written in the southern part of medieval Italy. The two volumes offer the first critical edition of the commentary as well as analyses of its sources and language.

Sono rarissime le testimonianze della ricezione dei capolavori della letteratura toscana medievale nelle regioni più periferiche dell’Italia meridionale nei periodi angioino e poi aragonese: la pubblicazione del commento anonimo al Teseida di provenienza salentina trasmesso col titolo di Scripto sopra Theseu Re rappresenta dunque una significativa acquisizione. L’apparato di chiose è trasmesso da un unico manoscritto quattrocentesco appartenuto alla biblioteca di Angilberto del Balzo, barone ribelle salentino giustiziato da re Ferrante d’Aragona nel 1487. Come dimostrano gli studi linguistici e filologici contenuti nel primo volume, il commento è indipendente dalla restante tradizione esegetica incentrata sul Teseida, ed è stato composto a partire da una redazione del poema circolante nelle corti dell’Italia meridionale. L’edizione critica integrale dell’ampio testo (contenuta nel secondo volume) e gli studi che la corredano gettano luce su aspetti finora sconosciuti della diffusione dell’opera boccacciana in età medievale, offrendo elementi inediti per la conoscenza della storia linguistica del Mezzogiorno.

Issued also in print.

Mode of access: Internet via World Wide Web.

In Italian.

Description based on online resource; title from PDF title page (publisher's Web site, viewed 25. Jun 2024)